Con un dipendente, la posa di una gru di legno e una sosta per la lavorazione si lanciò in questa nuova avventura. Nell’espansione economica degli anni 60, l’industria del granito era fiorente e la sola Lodrino contava 20 cave attive.
L’estrazione si basava sul brillamento di mine con polvere nera. I blocchi estratti venivano sezionati direttamente sul luogo di estrazione non potendosi permettere un’escavatore. Tutta la lavorazione veniva eseguita a mano o con l’ausilio di un perforatore pneumatico. Nel 1961,”debuttando” con una superficie di 1’000 m2, la cava forniva 2 autocarri da 6 ton alla settimana e, grazie alla spirito intraprendente di Bruno Giannini, nel 1965 la ditta contava già 5 dipendenti e più di 10 autocarri alla settimana forniti. Nel 1967 venne fondata la Giannini Bruno e Co grazie all’acquisizione di un’altra ditta situata appena fuori Lodrino, ancor oggi zona di lavorazione e estrazione della Giannini Graniti SA, intuendone l’espansione futura.